Ciao
Maurzio,
ti scrivo queste poche righe come promesso, per fornirti
le mie impressioni a mente fredda della splendida avventura del Naturaid
Sardegna Extreme Explorer.
Avevo paura, lo ammetto, dopo l'esperienza dello scorso
anno, l'impatto duro con l'ambiente e la solitudine, ero perplesso , ma
una vocina interiore assolutamente incontrollabile mi diceva sempre
"riprovaci".. e così ho fatto...
E' andata bene, ho avuto dei momenti di difficoltà, ma
solo all'inizio, il primo giorno, diciamo fino ad Ala dei Sardi, mi domandavo
ad ogni pedalata quanto mancasse e non riuscivo ad accettare l'idea di tutti
quei km da percorrere... poi ... poi ho razionalizzato, stavo benissimo
fisicamente, ho mangiato qualcosa al bar di fronte ai Carabinieri. ho pensato
di ragionare su piccole tappe ed è andata come sai...
Oliena, l'arrivo alle 2.30 di mattina, i primi 120 km, mi
hanno dato forza e il passaggio rapido sia sul Supramonte che sul Gennargentu
mi hanno fatto capire che ce la potevo fare, non avevo più esitazioni, non
avevo più dubbi, avevo solo in testa di dare un colpo di pedale in più per
accorciare la strada, ed ogni passo in avanti lo vedevo come un metro in meno
da percorrere...
Ho commesso degli errori di inesperienza che mi hanno
fatto tardare su un tempo che comunque non mi ero prefissato, io volevo
semplicemente arrivare, ma comunque sono felice di quanto fatto..
Ero solo, e quindi dovevo sempre stare attento alla
traccia, l'ho persa parecchie volte, soprattutto in discesa dove l'incedere è
più veloce, avevo un po' di titubanza di notte; l'idea di farmi male nel nulla,
perchè in alcuni posti non c'è veramente anima viva a parte gli animali, e di
non poter ricevere aiuti immediati mi faceva controllare e ragionare
determinati passaggi; non ho trovato cibo e acqua l'ultima notte e così mi sono
fermato per il timore di andare avanti e finire all'improvviso le energie, avrei
risparmiato 8 o 9 ore, ma non valeva la pena rischiare... tanto sarei arrivato
la mattina, ormai non avevo più dubbi...
Insomma sono veramente felice e se mi guardo indietro
conservo un ricordo incredibile: i posti sono bellissimi nel caso dell'Ogliastra,
severi e selvaggi nel caso del Supramonte e del Gennargentu, la gente è
incredibile, nei paesi sono tutti pronti a chiederti se stai bene o se hai
bisogno di qualcosa, nei ristoranti aprono anche se sono chiusi per farti un
piatto di pasta.. insomma persone speciali, mai incontrate prima...
Ti dicevo, nelle mie riflessioni che sarei tornato per
chiudere un capitolo e vincere una sfida con me stesso... bene ... sono fiero
di me .... e ti ringrazio ancora...come e più dell'altra volta...
E mi raccomando, non smettere mai di organizzare
avventure/gare di questo tipo perchè sono esperienze da vivere, uniche e
appaganti, anche nelle delusioni.