venerdì 2 settembre 2016

RITORNA LA GRANDE SFIDA "IMPOSSIBLE".


600 KM 14.000M+ IN 110 H 30 MIN


L'AVVENTURA "IMPOSSIBLE" PER EMANUELE TAVELLI E FILIPPO RICCI è TERMINATA AD OLBIA.......MA NON PROPRIO COSI'......

  Alle 12:30 Emanuele e Filippo sono arrivati ad Olbia.....600 km e quasi 14.000 m+ in 110 ore e 30 min (4 giorni e 14 ore 30 min).
Finisce qui la loro avventura "Impossible".....ma non la loro Personale Avventura.....raggiungeranno con un mezzo il paese di Oliena e ripartiranno per pedalare sul Supramonte e sul Gennargentu.
Il loro morale è alto.

ASCOLTA LA TELEFONATA:
https://youtu.be/fXry8pODL7c

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Alle 16:00 del 7 settembre

Emanuele Tavelli e Filippo Ricci sono arrivati a Tempio Pausania, molto provati.
Questa notte praticamente non hanno dormito per il quasi nubifragio che ha colpito la zona.
Poi il tempo sembrava mettersi al meglio, ma un'altra ondata di pioggia vento e gelo li ha accompagnati fino qui al paese.
I locali dicono che non si era mai visto un tempaccio così in questo periodo.
Sono infreddoliti e veramente stanchi, hanno deciso di fermarsi in un B&B recuperare ed asciugare tutto il materiale e ripartire domani mattina presto.
Forza ragazzi, oggi siete al riparo....per la psiche un tocco benefico.



Ecco la loro posizione attuale:

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ORE 9:50

I 2 biker sono arrivati a Berchidda.
Hanno percorso circa 500 km e 11.000 m+ in 83 h e 20 min.
Un messaggio arrivato da Emanuele, dice: "che nottata ragazzi....ci riprendiamo un po facendo colazione".
Speriamo di sentirli per tel.

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ORE 8:00 DEL 7 SETTEMBRE:

I eri è stata una lunga giornata, ci hanno "tirato dentro" Emanuele e Filippo.
 Giunti a Pattada alle 21:00, paese famoso per la produzione di coltelli fatti a mano, si sono seduti a tavola e hanno mangiato alla grande.
E' stata anche l'occasione per ricaricare le batterie delle luci.
Piccola sosta lungo la pista per dormire, solamente un attimo perchè un acquazzone li ha sorpresi e i 2 biker si sono rimessi in sella alle 3:40 cercando un posto riparato.
Sicuramente il fresco è arrivato.......ma non così!

ora sono qui:







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ORE 17:00 DEL 6 SETTEMBRE:

Continua la loro pedalata sulle piste e sentieri interni, grande fatica ma l'entusiasmo è alto.
Tappe obbligate nei piccoli villaggi per un gelato o qualche cosa di fresco.
Fino ad ora hanno percorso 400 km e 8000 m di dislivello positivo in 60 ore.
La battaglia continua......quella vera deve ancora cominciare.....








Ecco la loro posizione attuale:


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   10:00 6 settembre

Ieri sera Emanuele e Filippo hanno preferito sostare nel paesino di Sili, vicino ad Oristano per farsi una bella mangiata, poi hanno proseguito per una 30 di km e all'altezza del 300esimo km e 6000 m+, alle 22:30 (dopo 48 ore dalla partenza) si sono fermati per dormire.
Alle 3:00 stavano già pedalando e si stavano dirigendo verso la costa dove li attendeva un tratto di spiaggia sabbiosa.
Hanno lasciato la meravigliosa costa ed ora si stanno dirigendo verso il centro dell'isola dove raggiungeranno i 1000 m di quota e forse anche un po di fresco.




Ecco la loro posizione attuale:




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18:30

SARDINIA IMPOSSIBLE: 1100 KM 28.000M+ NO STOP
TELEFONATA DA EMANUELE TAVELLI

https://youtu.be/4LfweUxOSh4
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17:00
Si stanno dirigendo verso la costa ovest e per l'ultima volta toccheranno l'acqua di quelle coste.....e se non decideranno di fermarsi per mangiare qualche cosa in qualche paesino godranno di un tramonto che li farà per forza sedere sulla spiaggia.
Forza ragazzi approfittate di questo momento straordinario.

ALBO-CLASSIFICHE DAL 2012

Ecco la loro posizione attuale:




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Alle 10:00 sono arrivati nella piazzetta del paesello di San Nicolò D'Arcidano, una doverosa sosta per un'abbondante colazione.
200 km percorsi in 35:30.
Questa notte hanno pedalato fino alle 10:30 per poi fermarsi qualche ora nella zona delle famosissime dune di Piscinas.
Le dune di sabbia dorata più alte d'Europa, alcune superano i 100 m di altezza.
Alle 3:30 erano già in sella con il fresco, ma oggi la giornata è velata e forse da un po di tregua ai 2 biker.

Ecco la loro posizione attuale:


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Ore 16:30 Il caldo inesorabile li porta sulle meravigliose spiagge di Caladomestica, dove la sosta è obbligatoria per una birra........ e per un bagno?




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Dopo 15 ore alle 13:30 i 2 Biker hanno percorso i primi 100 km e oltre 2500 m di dislivello. 
La giornata è caldissima e la loro progressione è lenta, ma il morale è alto. 

Condividiamo i loro momenti:

www.naturaid.com



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EMANUELE TAVELLI E FILIPPO RICCI SONO PARTITI ALLE 22:30!

Arrivati il 3 settembre, nel pomeriggio a Cagliari, qualche ora di relax per preparate con cura le bici. Cena di pesce e via dentro alla grande avventura Impossible.
1100 km 28.000 m+ in completa autonomia.
Ottima scelta quella di partire la sera alle 22:30, hanno sfruttato una parte della notte per pedalare con il fresco.
Alle 4:00 circa si sono fermati nella zona mineraria di Orbai per qualche ora di riposo al riparo di qualche fabbricato.
Verso le 7:00 con sopraggiungere del giorno erano già in sella.
Li aspetta una giornata impegnativa ma anche la bellezza del mare lungo la costa ovest. Fino ad ora (10:00) hanno percorso circa 75 km.










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Partenza prevista 3 settembre notte


Per Emanuele Tavelli e Filippo Ricci è giunto il momento di mettersi veramente alla prova con l'Avventura, quella con la A maiuscola.
Vogliono vivere sensazioni forti e ancora sconosciute per loro..... le troveranno? 

Emanuele Tavelli e Filippo Ricci: preparatevi a vivere qualche cosa di veramente sensazionale che vi rimarrà per sempre sotto pelle come un tatuagio. 
Un percorso così selvaggio non lo si trova facilmente, ma le emozioni estreme si.... se le cavalcate. 

Condividete e Seguiamo la loro linea immaginaria dal 3 settembre notte. 









lunedì 4 luglio 2016

E' DEGLI SVIZZERI LA PRIMA "IMPOSSIBLE" DI 1100 KM NO STOP E 28.500 M+

20.5.2016 - 19:03 Uhr   

Sämi Burkart e Reto Koller hanno completato il periplo della Sardegna.


SONO I PRIMI!  

TERMINATA LA PRIMA "NATURAID IMPOSSIBLE"
TEMPO IMPIEGATO PER COMPLETARE I 1100 km e 28.500 m di dislivello positivo, 

6 GIORNI, 12 ORE E 50 MIN (156 ORE E 50 MIN) 
GRANDISSIMO TEMPO!

www.naturaid.com 

CONDIVIDETE E SEGUIAMOLI IN DIRETTA  http://www.posixx.ch/120_findmespot/mapEvent.php?eventID=13

Sämi Burkart e Reto Koller sono arrivati al Paese di Capoterra, paese che li aveva visti partire "pochissimi" giorni prima, (il 14 maggio alle 06:00) Grandissima prestazione la loro.
Primi a testare questo percorso sicuramente unico e molto impegnativo in Europa. 
Il motto sarà: "Solamente i baiker veramente determinati si presenteranno, i deboli moriranno e i finti non si presenteranno"  

A presto per foto e commenti 
GRANDISSIMI BIKER, COMPLIMENTI 
Battaglia, Bottiglia, Bottarga Cin Cin


ECCO LE IMPRESSIONI DI Sämi Burkart e Reto Koller IN UN'INTERVISTA.


IL DIO DELLE PICCOLE COSE.
E’ uno dei libri più belli che ho letto. Questo titolo mi ha accompagnato durante le circa 85 ore, che abbiamo trascorso sulle nostre bici negli ultimi sei giorni e mezzo. Il nostro obiettivo era quello di pedalare attorno all'isola della Sardegna seguendo le indicazioni gpx del nostro amico Maurizio Doro Naturaider, che ha creato questa speciale avventura e, gli unici che hanno colto questa sfida siamo stati noi. Allora abbiamo seguito la linea rosa sui nostri dispositivi GPS, che è sempre stata una parte della nostra attenzione. “Lei” ci conduce attraverso paesaggi incantevoli che non potevano non essere così vari. Non siamo rimasti delusi. Conosciamo Maurizio Doro dalla gara-avventura del Marocco nel 2006. E in realtà è lui l'autore che ha fatto scattare in noi la voglia di gareggiare in distanze ultra lunghe nel mondo. Sapevamo che più difficile sono le sfide per lui, più incontrollata è la sua gioia. Quindi c'erano molte difficoltà da superare. Ma il piacere di partecipare a questa avventura è prevalso sempre. Vivere quotidianamente l’alba ed il tramonto sulla bici, lo spettacolo di luci colorate, come i fiori nella luce della sera serviti di ulteriore bellezza, valeva il prezzo di tutti questi disagi. Le notti sotto il cielo aperto, la speranza di un buon pasto nel villaggio a dieci ore di distanza, o il desiderio di una doccia calda e un letto. Abbiamo trascorso i giorni e le notti sempre piene di sentimenti, desideri ed emozioni. Queste sono le cose più grandi.
No, non prendo nulla per scontato. È un puzzle di milioni di particelle che contribuiscono al riuscire con una tale sfida. Diversi imprevisti possono compromettere l’avventura: un pezzo di legno strappa la faccetta del cavo freno, ma, quando accade, percepisco un debole strisciare prima che il tubicino si è consumi completamente. Oppure, quando in un paesaggio roccioso senza fine, davvero non si vede più alcun sentiero, la mia attenzione rimane un attimo troppo a lungo sul GPS e una pietra come un coltello taglia il mio pneumatico anteriore. La fortuna è ancora dalla nostra parte. Possiamo rappezzare con una toppa all'interno del copertone tubeless e continuare spensierati attraverso cespugli e spine. Questi, sono tuttora delle cose grandi.
In gioco però ci sono molte cose più piccole. La pressione costante sul pedale destro per fare salite ripide, il pizzicare con i polsi per portare la ruota anteriore su una lastra di pietra più grande, piegare il corpo in avanti per scaricare la sella, il sedere, per affrontare gli ostacoli con meno forza. Automatismi che sono costantemente richiamati per portarsi avanti più facilmente. Facendo le salite ripide i muscoli bruciano, il sedere duole e un filo di ragno mi si attacca in faccia e ora chiede tutta la mia attenzione. Mi pulisco la faccia e sorrido per il mix di emozioni, mentre pedalo avanti … e avanti. 28000 metri di dislivello positivi in tutte le condizioni di luce, di cambiamenti continui delle vie e terreni e in condizioni fisiche più varie.
La pressione del freno sempre controllata, che in frazioni di secondi viene adattata delicatamente per impedire lo slittamento delle ruote nelle vie scalzate dall’acqua. Schivare cespugli e spine, cambiare ripetutamente traccia, evitare pietre, saltare fossi, ci sono un numero infinito di cose che portano all’esito positivo di una impresa.
Tutto questo, già per molti anni ed in molte avventure, al fianco di un amico, Reto Koller. Grazie. Tutti voi siete parte di questo. Ci sono cose che non sempre dobbiamo descrivere o capire. Ma accettare con gratitudine. “La vita è un'avventura, ma anche un Cin Cin”. Sämi










DER GOTT DER KLEINEN DINGE.
Ist eines der schönsten Bücher welches ich gelesen habe. Dieser Titel begleitete mich bei den rund 85 Stunden welche wir in den vergangenen sechseinhalb Tagen auf unseren Bikes verbracht haben. Unser Ziel war es, die Insel Sardiniens nach Vorgaben unseres Freundes Maurizio Doro Naturaider zu umrunden. Er hatte dieses Rennen ausgeschrieben und wir blieben die einzigen welche sich dieser Herausforderung stellten. Nun folgten wir also dem rosafarbenen Strich auf unseren GPS Geräten welchem immer ein Teil unserer Aufmerksamkeit galt. Er führt uns durch all die bezaubernden Landschaften welche abwechslungsreicher nicht sein könnten. Wir wurden nicht enttäuscht. Wir kennen Maurizio seit dem Marokko rennen 2006. Er ist eigentlich der Urheber unserer Ultra Langstrecken Wettkampf Lust. Uns war bekannt, je schwieriger die Herausforderungen sind, desto ungezähmter ist seine Freude. So gab es viele Schwierigkeiten zu überwinden. Aber die Freude Teil dieses Abenteuers zu sein, behielt immer die Oberhand. Täglich jeden Sonnenaufgang und Untergang auf dem Bike zu erleben, das farbenfrohe Lichtspiel, wie sich die Blumen im Abendlicht zusätzlicher Schönheit bedienten, war den Preis dieser Strapazen wert. Die Nächte unter freiem Himmel, das Hoffen auf eine gute Mahlzeit im zehn Stunden entfernten Dorf, oder der Wunsch nach einer warmen Dusche und einem Bett. Immer voller Gefühle, Wünsche und Emotionen verbrachten wir die Tage und Nächte. Das sind die größeren Dinge.
Nein ich nehme nicht alles als selbstverständlich. Es ist ein Puzzle von Millionen Teilchen welche zum Gelingen einer solchen Herausforderung beitragen. Vieleicht ein Stück Holz zerreißt den Kabelbinder einer Bremsleitung und ich nehme irgendwann einmal ein leises Schleifen wahr bevor die Leitung durchgeschliffen ist. Oder als wirklich in einer nicht enden wollenden Gesteinslandschaft kein Weg mehr zu erkennen ist, meine Aufmerksamkeit etwas zu lange auf dem GPS ruht und ein messerscharfer Stein meinen Vorderreifen zerschneidet. Doch das Glück ist weiter auf unserer Seite. Wir können mit einem Flick von innen das Tubeless widerherstellen und weiter sorgloser über Sträucher und Dornen fahren. Aber das alles sind immer noch große Dinge. Viel kleinere Dinge sind da im Spiel. Der stetig richtige Pedaldruck auf den steigen Aufstiegen, das zwicken mit den Handgelenken um das Vorderrad auf eine größere Steinplatte zu rollen, den Körper nach vorne zu beugen und das Gesäß leicht zu entlasten, um mit weniger Kraft Hindernisse zu bewältigen. Automatismen die ständig abgerufen werden um das voran kommen zu erleichtern. Die Muskeln brennen im steilen Anstieg das Gesäß schmerzt und ein Spinnenfaden verfängt sich in meinem Gesicht und ihm gehört nun die volle Aufmerksamkeit. Ich wische ihn weg, lächle über das Wechselbad der Gefühle während ich immer weiter trete. 28000 Meter Bergabfahrten bei allen Lichtverhältnissen ständig wechselndem Untergrund und verschiedensten körperlichen Verfassungen.
Stets der richtige Bremsdruck welcher in Bruchteilen von einer Sekunde immer neu fein angepasst wird, um ein rutschen der Räder in den vom Wasser ausgewaschenen Wegen zu verhindern. Büschen und Dornen ausweichen, immer wieder die Spur wechseln, Steine umfahren, Wassergraben überspringen, es sind unendlich viele Dinge die zu einem glücklichen Ausgang eines Unternehmens führen. Das alles an der Seite eines Freundes und das schon viele Jahre bei vielen Erlebnissen. Danke. Ihr alle seid ein Teil davon gewesen. Es gibt Dinge die wir nicht immer beschreiben oder verstehen müssen. Aber dankbar hinnehmen dürfen.
Das Leben ist ein Abenteuer. Sämi